24 March 2013

Le interviste di CreativeCH: lo showcase toscano

Le interviste di CreativeCH consistono in una serie di domande fatte ai project manager di ciascuno dei 4 showcase con lo scopo di introdurre una visione approfondita delle attività. 

In questa edizione, una conversazione con Franco Niccolucci, manager dello showcase toscano.

Intervista con Franco Niccolucci, manager dello showcase del progetto CreativeCH in Toscana.

In sintesi, qual’è il concetto del vostro showcase? L’idea è di promuovere itinerari culturali meno conosciuti. In Toscana esiste un ricchissimo patrimonio culturale al di là dei soliti sentieri battuti, spesso messi in secondo piano dalle destinazioni di maggiore rilievo. Lo showcase combinerà i beni culturali e naturalistici con la valorizzazione dei prodotti locali in due diverse zone della regione. Una si trova nella Toscana settentrionale, a Carmignano in provincia di Prato, dove i percorsi serpeggiano attraverso colline boscose che racchiudono due necropoli etrusche. Percorrere l’intera rete di sentieri richiede circa 10 ore, ma si possono scegliere percorsi più brevi, di 4-5 ore ciascuno. I partecipanti possono raggiungere i punti di partenza con la propria auto o usando i mezzi pubblici, per proseguire a piedi oppure in mountain bike lungo i sentieri e le stradine di campagna. L’equiturismo non è ancora molto sviluppato, ma questi sentieri sono adatti anche ad essere percorsi ai cavalli. Lungo la via si possono vedere delle chiese medievali e un’abbazia. È possibile interrompere la passeggiata in diversi punti per raggiungere una strada dove, previa prenotazione, il turista può farsi venire a prendere da un minibus che li riporterà al punto di partenza. Il secondo territorio si trova invece nella Toscana meridionale, nella Maremma in provincia di Grosseto, anch’essa terra etrusca. L’area è molto sviluppata e popolare come destinazione turistica balneare, ma raramente i visitatori s’inoltrano verso l’interno. I percorsi, partendo dalla costa, condurranno quindi verso due luoghi principali dove si trovano importanti resti d’epoca etrusca e romana. La maggior parte dei sentieri attraversa la campagna e sono adatti a essere percorsi a piedi, in biciletta e anche a cavallo. L’equiturismo in Maremma è ben sviluppato e offerto ai turisti. Per raggiungere i punti di partenza e di arrivo si possono usare sia i mezzi pubblici sia l’auto propria. Anche qui, i tempi di percorrenza arrivano a mezza giornata.

Quali sono le caratteristiche speciali o innovative del vostro showcase? Uno degli aspetti più innovativi è la creazione di un’applicazione per smartphone e tablet da usare come guida lungo i percorsi. L’applicazione sarà simile per entrambe le zone e sarà il primo passo verso una piattaforma che potrebbe essere potenzialmente usata anche altrove. I percorsi a Grosseto verranno promossi attraverso un grande evento a Luglio nell’ambito dell’iniziativa Le Notti dell’Archeologia che si svolge in tutta la Toscana. Il nostro evento consisterà nel ripercorrere le vie del commercio etrusco. Un carro partirà dalla zona costiera e s’inoltrerà nell’entroterra, fermandosi in due località selezionate dove verrà organizzato un mercatino con attività sia per i piccoli che per i grandi. Lungo il percorso ci saranno chioschetti per il ristoro dei partecipanti, mentre nei paesi si promuoveranno i prodotti locali e gli agriturismi presenti nel territorio. Stiamo programmando un evento di lancio anche a Carmignano.

Come coinvolgerete le organizzazioni locali, gli studenti e altri partecipanti? A Carmignano abbiamo già avuto incontri con rappresentanti del Comune e del museo archeologico locale. Attraverso il Comune (è un piccolo villaggio) sarà più semplice mettersi in contatto con i gruppi e le imprese locali, ad esempio con ristoranti, locande e così via. A Grosseto stiamo collaborando con i due direttori del museo locale e, attraverso loro, con tutte le autorità coinvolte nell'organizzazione dell'evento. Sono molto attivi nel campo dei programmi educativi e coinvolgeranno le scuole locali. Inoltre, un’associazione archeologica del luogo si occuperà della ricostruzione storica. In entrambi i luoghi ricorreremo alla collaborazione con l’Associazione dei Musei e dei Parchi Archeologici della Toscana (AMAT). 

Quali sono le vostre esperienze e le lezioni apprese fino ad ora? Ad ora abbiamo notato un grande entusiasmo per l’iniziativa da parte delle istituzioni locali con cui collaboriamo. Tuttavia, spesso è difficile pianificare le attività preliminari perché la rete di collaborazioni (musei locali, comuni, province, governo regionale, associazioni, ecc.) è complessa. Ciò non era inatteso, ma siamo fiduciosi di poter rispettare la tabella di marcia del progetto. Un’altra questione riguarda la ricognizione degli itinerari e la documentazione fotografica necessaria per l'applicazione. A Carmignano c’era neve fino a qualche giorno fa, mentre in Maremma le recenti piogge hanno allagato le campagne, rendendo piuttosto difficile percorrere i sentieri e le stradine in terra battuta, alternative alle strade asfaltate. Siamo quindi un po’ indietro rispetto al programma originale per quello che riguarda la documentazione fotografica.

Come capirete che lo showcase ha avuto successo? Monitoreremo la partecipazione agli eventi e quante volte è stata scaricata l’app. Questo fornirà indicatori quantitativi. Inoltre, trascorso un anno, controlleremo se c’è stato un miglioramento nel turismo delle zone interessate.